Il primo prototipo noto di un trasformatore fu inventato nel 1831 da Michael Faraday. Consisteva in due avvolgimenti di filo separati avvolti attorno ad un anello di ferro dolce, senza anima. Faraday dimostrò che l'applicazione di una corrente alternata in un avvolgimento creava un campo magnetico variabile che, a sua volta, induceva una corrente elettrica nell'altro avvolgimento. Questo è stato il primo esempio di trasformazione di tensione e corrente utilizzando un dispositivo magnetico elettrico. Successivamente, nel 1836, Nicholas Callan sviluppò il primo vero trasformatore, che consisteva in un singolo avvolgimento primario attorno a un nucleo di ferro e un secondo avvolgimento remotamente induttivo.

Il prototipo inventato da Faraday, noto come "anello", presentava limitazioni dovute al calore prodotto dall'eccessiva corrente e all'inefficienza prodotta dalla perdita di energia nel vuoto dell'anello. Successivamente, il trasformatore è stato evoluto per utilizzare un nucleo di ferro dolce per migliorare l'efficienza e ridurre le perdite di energia.